FrontAgNexus

Impact of Climate-Smart and Water-Saving Frontier Agriculture on the WEFE Nexus in Arid Mediterranean Regions

Coordinator: Universität der Bundeswehr München

Scientific Officer: Francesco Orsini

Duration: 01/05/2023 - 31/04/2026

Research group: Francesco Orsini, Giuseppina Pennisi, Giorgio Gianquinto, Vito Aurelio Cerasola, Elisa Appolloni, Vivek Jadhav, Ilaria Zauli, Alessandro Pistillo, Giovanni Bazzocchi, Agata Morelli, Andrea D’Aprile, Matteo Landolfo

Il Mediterraneo rappresenta uno degli areali maggiormente suscettibili al cambiamento climatico, a fronte di limitata disponibilità idrica e di un comparto agricolo scarsamente resiliente ad eventi climatici estremi. Risulta pertanto fon-damentale promuovere adattamento e mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici attraverso azioni e innova-zioni che riducano la pressione sul Nexus di acqua, energia, cibo ed ecosistemi (Water-Energy-Food-Ecosystems, WEFE), compresa la biodiversità. FrontAg Nexus risponde a questa sfida identificando sistemi di produzione agricola di

frontiera sostenibili che aumentino la sicurezza alimentare nella regione e preservino l'ambiente. Nel progetto, ver-ranno analizzati i fattori che favoriscono l'adozione di un approccio integrato di gestione delle risorse, considerando le interconnessioni del WEFE Nexus e la crescente popolazione nella Regione.

FrontAg Nexus segue un approccio interdisciplinare e regionale, coinvolgendo 6 paesi del Mediterraneo (Grecia, Italia, Israele, Marocco, Tunisia, Turchia) e uno dei paesi maggiormente colpiti da scarsità idrica del mondo, la Giordania. FrontAg Nexus contribuisce alle “comunità di buone pratiche” identificando, incorporando e condividendo soluzioni agricole di frontiera. Tra queste, il progetto integrerà tecnologie ad elevata efficienza d’uso dell’acqua, tra cui la colti-vazione idroponica, l'acquaponica e l'allevamento di insetti (BSF: allevamento di larve Black Soldier Fly), intervenendo anche sull’efficientamento energetico tramite sistemi di agrivoltaico. Tali soluzioni rappresentano la base per ricerche di adattamento socio-innovativo in quanto richiedono limitate risorse (suolo, acqua, energia o capitali d’investi-mento), e contribuiscono alla riduzione dei rifiuti organici. Le tecnologie studiate si adattano a progetti di inclusione sociale nei paesi obiettivo, consentendo interventi nelle aree urbane più povere, in campi di accoglienza di rifugiati o con le comunità beduine colpite da insicurezza alimentare. Lo sviluppo di competenze si realizzerà tramite formazione dei produttori tramite la creazione di politiche innovative ed incentivi.