Fatemeh Shanbeh Zadeh e Yue Huang, vincitrici dell'evento Distal, partner della Eu Green Week

Fatemeh Shanbeh Zadeh e Yue Huang, vincitrici dell'evento Distal, partner della Eu Green Week

Le due dottorande, intervistate, raccontano gli obiettivi delle loro ricerche

Pubblicato: 10 giugno 2024 | Premi e riconoscimenti

Sono Fatemeh Shanbeh Zadeh e Yue Huang le due dottorande premiate nell’ambito dell'evento organizzato dal Distal in occasione della Eu Green Week, intitolato “La giornata green del dottorato @distal multicampus | Acqua, resilienza e oltre”: la prima dottoranda per la migliore presentazione, la seconda per il miglior video.

 Le due giovani ricercatrici hanno raccontato qual è l’obiettivo delle ricerche a cui stanno lavorando e cosa si aspettano per il futuro.

“La mia ricerca - di cui è supervisor la professoressa Lucia Vannini - mira a migliorare la salute pubblica intervenendo sugli standard nutrizionali e di sicurezza alimentare attraverso soluzioni sostenibili e green – afferma Fatemeh Shanbeh Zadeh – Mi sto concentrando sullo sviluppo di metodi per garantire che il cibo che consumiamo sia sicuro e nutriente, con l’obiettivo di ridurre le malattie di origine alimentare e migliorare qualità della dieta”. Attualmente è al secondo anno di dottorato: “Sto lavorando a nuovi protocolli per migliorare la sicurezza alimentare e la qualità nutrizionale attraverso pratiche ecocompatibili e sostenibili”.

Entro la fine del suo dottorato si aspetta di aver sviluppato strumenti che possono essere utilizzati dai produttori alimentari, dagli organismi di regolamentazione e dai consumatori per migliorare la sicurezza alimentare e la qualità nutrizionale: “In definitiva, il mio obiettivo è contribuire a creare alimenti più sani e sicuri, pratiche che vanno a beneficio della salute pubblica promuovendo al tempo stesso la sostenibilità”, afferma la dottoranda. 

Yue Huang,  poi, spiega che il suo obiettivo di ricerca, sotto la guida della professoressa Alessandra Zambonelli,  "è ottenere ceppi di spugnole/tartufo migliori, ovvero spugnole con un valore nutritivo più elevato, una crescita più rapida, una coltivazione più semplice e con zero impatto ambientale. E anche tartufi  con cicli di coltivazione più brevi”. Ad oggi ha ottenuto ceppi di fusione interspecifica di spugnole, ceppi di fusione di generi diversi di spugnole e tartufo, e si sta coltivando al chiuso per cercare di ottenere un fungo.

"Alla fine del mio dottorato spero di ottenere una coltivazione indoor di spugnole ad alto rendimento e di risolvere un po' il problema dell'accoppiamento del tartufo", il suo obiettivo.