La gestione del territorio richiede un approccio multidisciplinare: è ciò che abbiamo potuto sperimentare durante l’uscita didattica in Trentino, nell’ambito dei corsi Soluzioni naturali per la tutela e il recupero ambientale (Guerrieri, Lavrnic), Pedologia forestale (De Feudis), Controllo della fauna selvatica (Zambonelli) e Microbial biotechnology in agro-forestry (Baffoni, Gaggia).
Visita ai Biotopi La Rocchetta e La Rupe e al Lago di Serraia accompagnati dal Dott. Kovatsch (Servizio Bacini Montani, Provincia Autonoma di Trento), la dott.ssa Fin (Servizio sviluppo sostenibile e aree protette) e la dott.ssa Pozzi (Agenzia provinciale protezione dell'ambiente) per affrontare il tema dell’inquinamento delle acque superficiali dovuto a diverse attività antropiche, delle tecniche di monitoraggio e delle soluzioni basate sulla natura per il miglioramento della qualità delle acque inquinate.
Una scarpinata nelle Foreste Demaniali di Cadino e di Paneveggio accompagnati da Scarian e Bernardi della Stazione forestale demaniale di Paneveggio e Cadino, dalla Dott.ssa Riondato dell’Agenzia Provinciale delle Foreste Demaniali e da Zeni del Servizio Faunistico della Provincia Autonoma di Trento. Abbiamo parlato dei danni causati dalla tempesta Vaia e del bostrico, delle problematiche legate agli schianti e alla gestione e del legname, dei rimboschimenti per ripristinare il prezioso patrimonio forestale e del rapporto fauna-bosco e della presenza dei grandi carnivori.
Non sono mancate le attività pratiche! gli studenti e le studentesse si sono davvero “sporcati le mani” scavando e descrivendo profili di suolo forestale nella foresta di Paneveggioe in area priva di copertura forestale. Inoltre, sono stati effettuati campionamenti di acque per la valutazione della loro qualità microbiologica.
Un’occasione preziosa per affrontare in campo temi legati al monitoraggio ambientale e alla gestione delle risorse naturali.