"In pasto al mondo del lavoro". Aziende e studenti di Scienze e Cultura della Gastronomia a confronto

"In pasto al mondo del lavoro". Aziende e studenti di Scienze e Cultura della Gastronomia a confronto

Il 18 ottobre si è svolta, presso Villa Almerici, una rilevante occasione di incontro tra il mondo aziendale e docenti e studenti del corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia

Pubblicato: 31 ottobre 2024 | Incontri e iniziative

Con un titolo suggestivo (In pasto al mondo del lavoro. Aziende e studenti di Scienze e Cultura della Gastronomia a confronto) si è svolto il 18 ottobre 2024 – presso l’Aula magna di Villa Almerici, sede cesenate del Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari – un workshop che ha costituito una rilevante occasione di confronto con il mondo aziendale in merito a fondamentali interrogativi su ruolo, organizzazione e sviluppo del giovane corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia (SCG) e sullo sbocco professionale dei suoi laureati.

Introdotto da Andrea Gianotti, coordinatore del corso, l’incontro è proseguito con un intervento di Massimiliano Petracci, responsabile della Unità operativa di sede di Cesena, che ha portato i saluti dell’attuale direttore del DISTAL, Giovanni Dinelli e di Rosalba Lanciotti, ex direttrice del Dipartimento, e si è soffermato sul corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia, sottolineandone le caratteristiche “adolescenziali” di percorso di studi ancora in costruzione e a maggior ragione necessitante di un confronto con i suoi principali interlocutori: gli studenti da un lato e, dall’altro, le realtà istituzionali, aziendali e professionali del territorio.

L’intervento successivo, di Chiara Cevoli, segretaria del corso di laurea SCG e docente di Matematica e statistica applicate alla gastronomia e ai sistemi agroalimentari, è stato dedicato a una illustrazione veloce del DISTAL e a una presentazione più dettagliata dei corsi di studio che il Dipartimento attiva attualmente nel Campus di Cesena. A quanto tratteggiato da Chiara Cevoli si legano successive considerazioni di Andrea Gianotti, volte a illustrare caratteristiche e dati (molto interessante, tra le altre, la riflessione sulla distribuzione degli studenti di SCG per provenienza scolastica) del corso di laurea: un corso che, fondato su rilevanti basi tecnico-scientifiche, vede una crescente valorizzazione degli aspetti umanistici, a loro volta riconducibili al tema – decisamente attuale – della “narrazione” del cibo in diversi contesti sociali e culturali.

Giusto spazio, nell’economia dell’incontro, è stato poi riservato agli interventi di Elena Baroncelli, facente parte del primo gruppo di laureati SCG (luglio 2024), della laureanda Laura Troiano e della studentessa Giulia Battistini. In questi interventi è stato ripreso il tema della varietà dei percorsi scolastici di provenienza degli iscritti, accanto a una sottolineatura dei contenuti interdisciplinari del corso di laurea e della varietà dei temi di approfondimento che si possono sviluppare in itinere.
Inoltre, da parte di coloro che hanno già al proprio attivo alcune esperienze lavorative, non è mancata una riflessione sull’importanza delle capacità comunicative e relazionali. Il tema del rapporto tra cibo e comunicazione è poi stato efficacemente rappresentato dalla proiezione, realizzata dallo studente Leonardo Peruzzi, di una carrellata di immagini fotografiche: frutto di una esercitazione svolta sotto la guida Simone Martinetto, docente presso SCG di Fotografia e comunicazione del cibo.

Nella seconda parte della mattinata si è svolta una tavola rotonda introdotta e coordinata da Elisa Cassetti, talent attraction project manager di RANDSTAD, una delle principali agenzie di ricerca e collocazione lavorativa dello scenario italiano e internazionale; si sono quindi succeduti gli interventi di Alberto Raneri, direttore innovazione e tecnologie di CAMST, Chiara Galbiati, direttrice generale di Casa Artusi, Barbara Balsamo, responsabile del settore ricerca e sviluppo di OROGEL, e Andrea Legato, direttore generale di Summertrade. Si tratta di realtà aziendali che, pur connotate da peculiari e ben definite caratteristiche, hanno nei temi dell’alimentazione e della gastronomia evidenti e rilevanti tratti comuni. Ed è a maggior ragione interessante osservare come un tema frequentemente emerso nei diversi contributi sia stato quello del rapporto – per certi aspetti dialettico – tra hard skills e soft skills, dunque tra conoscenze e capacità tecnico-professionali e competenze e attitudini umane e personali. Tutto ciò è stato nuovamente messo in rilievo negli interventi conclusivi di Elisa Cassetti e di Andrea Gianotti, accomunati da una sottolineatura dell’importanza di saper lavorare in équipe; Gianotti ha infine ricordato la necessaria attenzione da porre ai temi del “bilancio” e della sostenibilità, rimarcando altresì come gli ospiti di questo workshop costituiscano anche il “comitato di indirizzo” del corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia. Un corso di laurea che pone al centro delle proprie attenzioni e delle proprie sfide il tema del futuro professionale dei propri studenti: cosa che impone non solo di modellare al meglio l’offerta formativa del corso ma anche di dare continuità a queste opportunità di incontro e confronto tra studenti, docenti e i principali stakeholder del corso medesimo.

Francesco Casadei