La partecipazione del DISTAL alla tappa cesenate di “Agrofutura”

La partecipazione del DISTAL alla tappa cesenate di “Agrofutura”

Una riflessione di Francesco Casadei sulla partecipazione del Dipartimento all’iniziativa promossa dal “Resto del Carlino”, giovedì 26 giugno, nell’Aula magna della Biblioteca Malatestiana di Cesena

Pubblicato: 04 luglio 2025 | Incontri e iniziative

Nell’anno nel quale celebra i propri 140 anni di vita, il quotidiano bolognese “il Resto del Carlino” ha organizzato – assieme ad altre testate del proprio gruppo editoriale, “La Nazione” in particolare – una iniziativa di notevole interesse culturale quale “Agrofutura”, un festival dedicato a tematiche agricole, alimentari e ambientali.
Dopo le importanti tappe di Bologna e di Firenze, “Agrofutura” ha vissuto – lo scorso giovedì 26 giugno – una non meno rilevante giornata a Cesena, nella suggestiva cornice dell’Aula magna della Biblioteca Malatestiana: una giornata nella quale il Campus cesenate dell’Università di Bologna ha svolto un ruolo da protagonista, con la partecipazione, alle due tavole rotonde in programma, di Massimiliano Petracci, presidente della UOS (Unità operativa di sede) di Cesena e di Andrea Gianotti, coordinatore del corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia: partecipazioni a loro volta collegate alla comune appartenenza al Dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari, che non poteva che essere – stanti gli argomenti trattati da “Agrofutura” – uno degli attori principali dell’iniziativa cesenate.
Naturalmente vanno ricordati anche gli altri partecipanti alla giornata cesenate di “Agrofutura”, svoltasi con il coordinamento di Valerio Baroncini, vicedirettore del “Resto del Carlino”: Enzo Lattuca, sindaco di Cesena, Bruno Piraccini, presidente di Orogel, Marco Lazzari, responsabile del servizio agri-banking di Bper Banca, Federico Facciani, presidente dell’Associazione della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena. Dettagliati resoconti degli interventi di questi autorevoli esponenti del mondo politico-amministrativo, industriale, finanziario, enoturistico sono apparsi il 27 giugno sia sul fascicolo nazionale che sulle pagine cesenati del “Carlino”, ove si è fatto puntuale riferimento anche alle considerazioni svolte da Massimiliano Petracci e Andrea Gianotti.
A nostra volta riteniamo utile soffermarci su significato e contenuti degli interventi dei due docenti dell’Ateneo bolognese.
Petracci, illustrando alcuni aspetti di storia del Campus cesenate, con particolare riferimento all’insediamento del DISTAL, ha ripercorso la vicenda storica di Villa Almerici (e il suo legame con l’istruzione tecnica agraria, storicamente importante nell’area cesenate), per poi descrivere in dettaglio l’attuale – articolata – offerta formativa del Dipartimento e soffermarsi sui principali aspetti del rapporto tra il Dipartimento stesso e le imprese del territorio: concludendo come la presenza a Cesena del DISTAL sia quanto mai legata alla multiforme vocazione agro-alimentare dell’area cesenate e romagnola.
Gianotti, sottolineando l’importanza dello svolgimento dell’incontro in una sede culturalmente prestigiosa come la Biblioteca Malatestiana, ha descritto in dettaglio le principali caratteristiche del più recente corso di laurea attivato a Cesena (Scienze e cultura della gastronomia), sottolineandone soprattutto il carattere multidisciplinare: è un corso, infatti, nel quale la varietà delle materie di insegnamento si rispecchia nella assai diversificata afferenza dipartimentale dei docenti impegnati nelle attività didattiche. Tutto ciò trova conferma anche nei contenuti culturali del corso, che non si sofferma tanto sugli aspetti tecnici del cibo e della ristorazione, concentrandosi piuttosto sui temi dell’economia, del marketing, della comunicazione, della storia, dell’estetica.
Questa tappa cesenate di “Agrofutura”, organizzata da un quotidiano di riferimento storico per l’area emiliano-romagnola e la contigua area marchigiana, ha quindi costituito una rilevante – per certi aspetti strategica – occasione per dare ulteriore visibilità pubblica al Campus di Cesena in generale (una sede che ha visto l’inizio delle attività didattiche nell’anno accademico 1989-90, con il corso di laurea in Scienze dell’informazione) e al DISTAL in particolare. La presenza della stampa, ma anche la partecipazione di un folto pubblico nell’Aula magna della Malatestiana, lasciano dunque presagire un efficace “ritorno” di immagine per il nostro Dipartimento e per le sue attività in Romagna: una annotazione che lo scrivente di queste note non può fare a meno di sottolineare volentieri.