Venerdì 10 Novembre 2023, presso l’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana di Cesena ha avuto luogo la presentazione dell’ultimo volume della collana “Le Vite dei Cesenati” dedicata raccontare la storia passata e presente della città, attraverso le vite delle persone ed i luoghi storici della città di Cesena. Nel 17° volume della prestigiosa collana, ha trovato spazio il contributo a cura di Massimiliano Petracci, con il contributo di Chiara Angelucci e Licia Pasini, sulla costruzione del Macello Pubblico di Cesena, eretto a fine Ottocento.
I primi progetti per la costruzione del Macello Pubblico a Cesena risalgono al 1870. La difficoltà di individuare un’area idonea e gli elevati costi richiesti per la realizzazione dell’opera ritardarono la sua realizzazione. Nella seduta del Consiglio Comunale del 21 luglio 1890, fu finalmente approvato il progetto predisposto dall’ing. Zannoni per la costruzione del nuovo Macello pubblico, per il quale fu scelta una zona oltre le mura cittadine nei pressi di Porta Trova, nell’area situata nell’odierna Via Mulini. Nel 1890, il Comune di Cesena assunse la decisione di chiedere un prestito alla Cassa Depositi e Prestiti del Regno d’Italia pari a Lire 86.500. I lavori di costruzione furono piuttosto rapidi e l’inaugurazione avvenne il 15 novembre del 1891. Agli inizi del XX secolo, il numero di animali macellati era pari a 500-550 animali al mese, come testimoniato dalle stime riportate sui periodici dell’epoca. In particolare, venivano macellati per lo più suini, mentre durante le festività pasquali o natalizie aumentava il numero di agnelli macellati. Il Macello pubblico ha continuato a svolgere la sua funzione sino al 1987. Negli anni seguenti, a sèguito dello sviluppo della zootecnia nel territorio cesenate e della conseguente riduzione dei piccoli allevamenti, si è assistito a una diminuzione progressiva dell’importanza della struttura. Le condizioni precarie in cui versava l'edificio, le normative sempre più stringenti in materia d’igiene e la riduzione delle richieste di macellazione portarono alla sua chiusura nel 1987. Successivamente, solo nel 2001, fu approvato il progetto dell’architetto Sanzio Castagnoli, con il mantenimento della struttura architettonica originale del Macello Pubblico che è stato riqualificato ed adibito a nuove funzioni. Il fabbricato attualmente ospita, infatti, una sala convegni, una sala studio multimediale del Campus di Cesena dell’Università di Bologna e, sul retro, alcune residenze destinate agli studenti universitari.
In rete è liberamente accessibile il testo della tesi di laurea in “Scienze e Tecnologie Alimentari” discussa nel 2022 da cui è stato tratto il contributo pubblicato su “Le Vite dei Cesenati” ed è disponibile anche un filmato sulle fonti raccolte presso la sezione di Cesena dell'Archivio di Stato di Forlì-Cesena.