Un importante workshop sul Corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia
di Francesco Casadei
Pubblicato: 17 marzo 2023 | Incontri e iniziative
Nella mattina di venerdì 10 marzo, a Cesena, si è svolta presso l’Aula magna del Campus di Scienze degli alimenti – nella sempre suggestiva cornice di Villa Almerici – una rilevante iniziativa dedicata al più “giovane” tra i corsi di laurea attivi presso il DISTAL: il corso in Scienze e cultura della gastronomia. Al ruolo e alle potenzialità di questo corso di studi «per la valorizzazione e l’innovazione del patrimonio enogastronomico del territorio» è stata appunto dedicata una mattinata densa di interventi e di riflessioni. I lavori sono stati aperti da un saluto di Andrea Gianotti, coordinatore del corso di laurea, il quale ha subito rimarcato l’importanza e la novità di questo corso nell’ambito dell’offerta formativa dell’Ateneo bolognese. È poi intervenuta la direttrice del DISTAL, Rosalba Lanciotti, che ha portato anche i saluti del Rettore, seguita dalla responsabile dell’Unità operativa di sede di Cesena, Santina Romani, e – a rimarcare l’interesse dell’amministrazione locale per questo corso di studi – dal sindaco di Cesena, Enzo Lattuca.
Un primo momento di approfondimento è stato rappresentato dall’illustrazione dell’offerta didattica del Campus, in riferimento sia alla più ampia organizzazione didattica del Dipartimento (nell’esposizione di Chiara Cevoli) sia alle numerose aree tematiche coperte dal corso di laurea in Scienze e cultura della gastronomia, in un successivo intervento di Andrea Gianotti. Una sottolineatura del rapporto tra questo corso, gli altri già presenti a Cesena e l’area territoriale di riferimento ha poi caratterizzato il contributo di Massimiliano Petracci.
Assai importante, e ricca di spunti, è stata la successiva esposizione di esperienze e temi di riflessione da parte di autentici protagonisti del settore gastronomico in sede locale e regionale: a cominciare da Laila Tentoni, presidente del consiglio di gestione della Fondazione Casa Artusi di Forlimpopoli, il cui intervento è stato seguito da quello di Fausto Faggioli, territorial marketing manager delle Fattorie Faggioli di Civitella di Romagna. Caratteristica comune delle due comunicazioni è stata la sottolineatura di aspetti culturali e storici, e del legame con il territorio, come base fondamentale per proporre nuovi percorsi di crescita personale e professionale. La parola è poi passata a Daniele Ara, assessore alla Scuola del comune di Bologna – con delega all’agricoltura e alle risorse idriche – che ha ricordato alcuni aspetti legati alla qualità e all’educazione alimentare (tema ovviamente legato anche a quello delle mense scolastiche e al loro funzionamento). Alla realtà bolognese fa riferimento, almeno dal punto di vista storico, una delle principali aziende italiane di ristorazione collettiva, la CAMST, rappresentata nell’incontro di venerdì 10 marzo dal suo innovation manager, Gianluca Cristallo, che ha fortemente insistito sulla necessità di trovare soluzioni sempre nuove per conciliare risultati economici e sostenibilità sociale e ambientale. Nasce invece a Cesena, per diventare rapidamente l’azienda leader in ambito nazionale nel campo dei prodotti surgelati, una realtà come la Orogel, il cui direttore marketing, Luca Pagliacci, ha rimarcato il ruolo strategico dell’attenzione alle esigenze del consumatore. Forte legame con la realtà cesenate, accanto all’attenzione verso gli stimoli provenienti dal più ampio scenario gastronomico nazionale, ha caratterizzato l’intervento di Elsa Mazzolini, direttrice de «La Madia Travelfood»: una realtà editoriale di grande importanza nella comunicazione e nell’approfondimento dei temi dell’alimentazione e della gastronomia. A concludere questa carrellata di contributi dei principali stakeholder del settore gastronomico è stata Rita Cicognani, amministratrice di iCook, una importante scuola professionale di cucina, recentemente sorta a Cesena, con la quale l’Università ha avviato un percorso di collaborazione.
Non meno importante e interessante è stata la tavola rotonda conclusiva, coordinata dal giornalista Emilio Bonavita, presidente di ARGA – Emilia-Romagna (associazione che raggruppa i giornalisti specializzati in agricoltura, alimentazione, ambiente e temi correlati) con la partecipazione di tutti gli stakeholder sopra ricordati, e che è stata impreziosita dalla attiva partecipazione della componente studentesca: da ricordare, in particolare, gli interventi di Giulia Battistini, Irene Baggi e Lorenzo Amaducci che – prendendo le mosse da differenti aspetti – sono stati accomunati da interrogativi e riflessioni sul concreto sbocco occupazionale dei laureati in Scienze e cultura della gastronomia.
Una doverosa sottolineatura riguarda il successo riscosso complessivamente dall’iniziativa: con il raggiungimento – in senso figurato – del sostanziale “sold out” delle iscrizioni all’incontro, confermato dal riempimento pressoché completo delle postazioni disponibili nell’Aula magna di Villa Almerici. L’iniziativa ha suscitato l’interesse anche dei media locali, come ad esempio l’emittente Teleromagna, che ha realizzato uno “speciale” all’interno della propria programmazione televisiva.