Un successo il 32° convegno AAIC dedicato alle colture industriali

Un successo il 32° convegno AAIC dedicato alle colture industriali

Si è chiuso il 32° meeting annuale dell'AAIC, l’Associazione scientifica no-profit americana che da oltre 30 anni promuove l’utilizzo delle colture industriali nel Mondo.

Pubblicato: 16 settembre 2021 | Incontri e iniziative

Si è chiuso tra gli applausi di una prestigiosa platea internazionale il 32° meeting annuale dell'AAIC, l’Associazione scientifica no-profit americana che da oltre 30 anni promuove l’utilizzo delle colture industriali nel Mondo. L’evento è stato ospitato dal 5 Settembre all’8 settembre 2021 al DISTAL - per la prima volta in Italia e per la terza in Europa - sotto la presidenza di Federica Zanetti, ricercatrice senior del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna.

“Industrial Crops and Products Unlocking the Potential of Bioeconomy” è il titolo scelto per l’edizione 2020-2021 che ha visto la partecipazione (sia online che fisica) di oltre 120 esperti e rappresentanti della comunità scientifica internazionale, delle istituzioni, associazioni di categoria e operatori del settore delle colture industriali. Un parterre d’eccezione che ha dato vita ad un dibattito ricco di spunti e prospettive riguardanti il settore delle colture industriali e i loro possibili utilizzi (non alimentari).

Tali colture forniscono materie prime e derivati molto promettenti – in particolare amidi, olii, fibre e gomma - che trovano applicazione nel settore delle energie rinnovabili e delle industrie bio-based: un settore in continua espansione che intercetta il crescente interesse verso la sostenibilità promossa dalla bioeconomy e il tema della transizione ecologica, sempre più al centro del dibattito politico globale.

Dopo la prima giornata che ha inaugurato ufficialmente l’evento con un tour esplorativo nelle aree sperimentali dell’Azienda Agraria A.U.B (UNIBO) a Cadriano, la sessione plenaria del 6 settembre ha aperto i lavori intorno a 5 aree tematiche scelte per rappresentare le divisioni di AAIC: Oilseeds, Natural rubber and Resins, Medicinal and Nutraceutical crops, Fiber and Lignocellulosic Crops, General Crops and Products.

Protagonista indiscussa del dibattito e del maggior numero di studi presentati nella sezione Oilseeds è camelina, una nuova e promettente coltura oleaginosa dotata di grande adattabilità ambientale e in grado di fornire molteplici prodotti ad elevato valore aggiunto per il comparto industriale.

Tra i relatori intervenuti, spicca l’intervento di Nicola Di Virgilio (DG Agri-Commissione EU) che ha presentato il Fit for 55, un nuovo pacchetto di politiche a sostegno dell’agricoltura in Europa.

Jack Grushcow (Smart Earth Camelina), ha poi offerto un contributo significativo sul lavoro svolto in questi anni per trasformare camelina in una coltura oleaginosa di successo, mentre Alan Garosi (Fulgar), ha fatto conoscere un nuovo poliestere bio-based a base di olio di ricino che trova impiego nell’industria tessile.

Vale la pena di menzionare anche Giacomo Fanin, di Cerealdocks, che ha presentato la strategia industriale del marchio vicentino, e per Jean Luc Dubois (Arkema) che ha illustrato un'analisi economica comparativa della produzione di prodotti chimici bio-based a partire da diverse tipologie di olii vegetali. 

 

Queste e molte altre testimonianze hanno confermato il prestigio di un evento - quello promosso da AAIC - che da oltre trent’anni mira a incentivare e sostenere la promozione delle colture industriali nel Mondo con l’obiettivo di contribuire attivamente alla transizione verso la green economy.