FRUTTANOVA

Avversità emergenti delle colture frutticole in Emilia Romagna: strategie innovative applicate alla difesa sostenibile


Delibera di Giunta regionale n. 2268 del 28 dicembre 2015
Focus Area: 4B - Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi
Tipo di operazione:  16.1.01:  Gruppi operativi PEI per la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura

Id Domanda: 5005112
Finanziamento ricevuto: €  73.900,12

Obiettivi e Finalità:
Il presente piano si pone come obiettivo generale quello di sviluppare ed applicare una gestione strategica e sostenibile da un punto di vista ambientale, economico e sociale di tutte queste avversità emergenti sia per ridurre l’inquinamento nei suoli e nell’acqua come richiesto dalle più recenti normative, il rame è infatti entrato nelle categorie dei prodotti fitosanitari candidati alle sostituzioni, sia per ridurre il rischio dell’insorgenza di resistenze. L’insieme di tutte le azioni, attività, prove messe in essere avrà lo scopo quindi di sviluppare strategie di difesa e controllo a basso impatto ambientale in grado di ridurre le immissioni di sostanze chimiche nell’ ambiente, con conseguente tutele delle risorse a precario equilibrio quali quelle idriche e del suolo, tutelando al contempo la capacità produttiva degli agricoltori.

Risultati attesi:
I risultati attesi riguardano l’individuazione e l’applicazione di strategie di lotta non-convenzionali come la realizzazione di modelli di dinamica delle popolazioni per ottimizzare tempistiche d’intervento, l’individuazione di attrattivi più performanti e di iperparassiti (moscerino della frutta), la verifica dell’efficacia di induttori di resistenza o del fenomeno del “recovery”, l’individuazione di genotipi e selezioni con caratteristiche di resistenza o tolleranza a vari patogeni (virus, viroidi e fitoplasmi), l‘utilizzo di prodotti a basso dosaggio di rame e prodotti alternativi (PSA). Nel caso di fitopatie emergenti i risultati verteranno sulla validazione di nuove metodologie diagnostiche e sulla valutazione del reale impatto economico di tali avversità, legate anche all’individuazione delle modalità di trasmissione dei patogeni in campo. I principali benefici riguarderanno in primo luogo lo sviluppo di linee di controllo alternative o perlomeno complementari per la gestione di vari patogeni, con metodi a basso impatto ambientale in grado di preservare risorse a precario equilibrio, come quelle idriche, tutelando nel contempo la capacità produttiva degli agricoltori. L’utilizzo di nuove tecniche diagnostiche mirate ad un utilizzo massale e le conoscenze epidemiologiche che verranno ricavate, saranno inoltre di grande utilità nel settore vivaistico, in quanto molte di queste avversità causano situazioni negative soprattutto nei primi anni di crescita delle piante.

Referente Scientifico: Claudio Ratti e Carlo Poggi Pollini