RESISTI

Nuovi sistemi di diagnosi veloce e tecniche a basso impatto eco-tossicologico per contenere fenomeni di resistenza dei patogeni, fitofagi e delle malerbe

Deliberazione di Giunta regionale nr. 1098 del del 1 luglio 2019 

Focus Area: 5B
Tipo di operazione:  
16.01.01 - Gruppi Operativi del PEI per la produttività e la sostenibilità dell'Agricoltura

Id domanda: 5149124
Finanziamento ricevuto: € 89.009,32 

Obiettivi e Finalità
 La moderna difesa fitosanitaria sta incontrando crescenti criticità a causa dei cambiamenti climatici che agiscono alterando la fisiologia e la fenologia delle colture e delle loro avversità che portano all’ estensione del periodo di suscettibilità di alcune malattie, o all’ aumento del numero di generazioni o all’ espansione su nuovi territori. La più diretta conseguenza è l’incremento del numero di interventi fitosanitari per i quali è però sempre più limitata la disponibilità di molecole con differenti meccanismi d’azione. Ne consegue, e in tanti casi è già una realtà, la riduzione o addirittura l’annullamento dell’efficacia di alcune sostanze a seguito dell’insorgenza e diffusione di forme di resistenza che talvolta assumono carattere epidemico. Per far fronte a questo problema in genere si tende ad effettuare un maggior numero di interventi fitoiatrici, spesso anche con arbitrari incrementi delle dosi di applicazione. La diretta e negativa conseguenza è un aggravamento della situazione fitosanitaria e un significativo incremento dei livelli di inquinamento delle acque e del suolo, oltre ad una maggiore esposizione di operatori e astanti.

Al fine di prevenire e/o limitare l’evoluzione della resistenza e quindi evitare interventi chimici inefficaci e reiterati che determinano aumento dei costi e inquinamento delle acque e del suolo, è necessario disporre di strumenti diagnostici innovativi, rapidi, efficaci e validati. Occorre inoltre ridurre la pressione della difesa tradizionale di tipo chimico implementando e integrando strategie alternative di difesa fitosanitaria più sostenibili e meno impattanti sulle acque e sul suolo. A tal fine due ulteriori obiettivi sono perseguiti dal piano: validazione della tecnica della confusione sessuale contro la psilla del pero e la manipolazione della biodiversità vegetale del cotico erboso dei vigneti che permette di ridurre la quantità di inoculo dei patogeni riducendo di conseguenza l’uso di prodotti fitosanitari.

 

Risultati attesi

Strumenti utili a diagnosticare precocemente e in campo la presenza di forme resistenti fra organismi fungini, artropodi e malerbe ricorrendo a LAMP e ddPCR. Validazione di tecniche innovative per il contenimento di alcune fra le principali avversità della vite e del pero riducendo i rischi di selezione di popolazioni resistenti e di inquinamento delle acque.

 

Referente scientifico:  Marina Collina