PROTAGONISTI

Dal campo alla stalla: proteaginose alternative alla soia per il settore delle produzioni biologiche

Coordinatore di progetto: Università di Catania

Responsabile Scientifico: Giovanni Dinelli

Durata: 14/01/2020 - 13/01/2024

Gruppo di ricerca: Giovanni Dinelli, Ilaria Marotti, Sara Bosi, Mattia Alpi, Antonio Fakaros, Eros D’Amen, Elettra Frassineti.

Il progetto di ricerca, condotto dalle Università di Bologna e di Catania con la collaborazione di cinque aziende agricole ad indirizzo foraggero-zootecnico in regime di agricoltura biologica, si pro-pone di studiare la possibilità di selezionare proteaginose idonee per gli ambienti italiani diverse dalla soia ai fini della produzione di mangimi per l’alimentazione di bovini e caprini per la produ-zione di latte.

Il progetto ha una durata di tre anni ed è svolto in due regioni italiane, Emilia-Romagna e Sicilia. In Emilia-Romagna è posto allo studio il pisello proteico e in Sicilia il favino dove, attraverso tecniche di miglioramento genetico partecipativo, vengono sviluppate varietà multilinea nelle cinque azien-de foraggero-zootecniche con bovini e caprini per la produzione di latte. In queste aziende in un sistema policolturale avvicendato sono studiate, inoltre, nuove tecniche agronomiche e valutate diverse tipologie di mangimi che vengono somministrati ai bovini e caprini presenti in azienda ed è analizzato il latte prodotto ed altri parametri relativi agli animali.

Il progetto prevede la valutazione della sostenibilità ambientale, economica e sociale e la divulga-zione dei risultati attraverso attività di diffusione, tra le quali è compresa la realizzazione di un “Di-sciplinare per la coltivazione di favino/favetta o pisello proteico e orzo in regime biologico in am-bienti del Sud e del Nord Italia”, di un “Manuale tecnico operativo di supporto ai gruppi di coltiva-tori coinvolti in attività di selezione partecipata di popolazioni di favino/favetta e di pisello protei-co” e di un “Disciplinare per l’utilizzo di favino/favetta e pisello proteico in alternativa a fonti pro-teiche extracomunitarie in razioni alimentari di bovini da latte e caprini”.

Sono previsti inoltre, incontri, seminari, azioni dimostrative di “campo” con aziende operatori e associazioni, test e strumenti formativi, albi, liste, registri ed altri documenti utili allo sviluppo del-la normativa di settore ed alla corretta applicazione dei regolamenti sull’agricoltura biologica.