Ricordo di Enrico Baldini, docente emerito dell'Università di Bologna

Ricordo di Enrico Baldini, docente emerito dell'Università di Bologna

Il 15 marzo si è spento Enrico Baldini, Emerito dell’Ateneo bolognese ed insigne maestro dell’arboricoltura italiana

Pubblicato: 22 marzo 2023

Il 15 marzo si è spento a Bologna, alla veneranda età di 97 anni, il prof. Enrico Baldini, Emerito dell’Ateneo bolognese ed insigne maestro dell’arboricoltura italiana.

Il prof. Baldini, originario di Firenze, e già in cattedra all’Università di Sassari, fu chiamato da quella di Bologna (1960) quale professore ordinario di Coltivazioni Arboree.

Qui rifondò e diresse fino al 1977 l’omonimo Istituto. A Bologna rivoluzionò metodi e finalità di insegnamento e ricerca, fondando una Scuola che sovvertì i sistemi allora prevalenti; fu l’autore di un volume di Arboricoltura, che ha contribuito a formare intere generazioni di allievi e studenti, ed è stato un costante punto di riferimento, in Italia, per didattica e ricerca.

Il suo magistero si affermò anche in campo istituzionale-organizzativo, in particolare nel CNR di cui fu fondatore e direttore del Centro Studi Tecnica Frutticola (1970-1984), convenzionato con l’Ateneo per lo svolgimento di attività sperimentali e di ricerca, insieme al Dipartimento di Coltivazioni Arboree e presso l’Azienda Agraria Sperimentale di Cadriano.

L’opera del prof. Baldini spaziò ad altre rilevanti funzioni: direttore della neonata Biblioteca centralizzata della Facoltà di Agraria (1988-1993) e Vice-Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura.

I settori di studio del prof. Baldini sono stati molteplici e coerenti con una visione futuristica di un’arboricoltura moderna e trasformata quale “anima e motore” del progresso congiunto delle coltivazioni e delle produzioni agrarie arboree, erbacee e vivaistiche: iniziò affrontando i campi della biologia, pomologia, propagazione, allevamento degli alberi da frutto, e nei tempi successivi, miglioramento genetico, tecniche di coltivazione e di raccolta innovative e quindi di meccanizzazione integrale del processo produttivo (specialmente della viticoltura), dei bilanci energetici di varie colture, fino ai temi della biodiversità agronomica e della museografia pomologica. Più tardi, specialmente dopo il pensionamento, si appassionò agli approfondimenti storiografici di grandi scienziati del passato, fra questi Ulisse Aldrovandi e Giorgio Gallesio, nonché alle figure mitologiche che ispirarono le arti figurative legate alla frutta, sorrette dalla cultura universalistica delle “humanities”.

La sua alta personalità si rivelò anche in ruoli di primo piano nel contesto accademico nazionale, quale membro del Comitato Scienze Agrarie del CNR (1986-1993), coordinatore di vari progetti finalizzati del CNR (es. Meccanizzazione in viticoltura e frutticoltura), responsabile del Comitato scientifico del Congresso Int.le di Ortoflorofrutticoltura dell’ISHS (Firenze, 1990).

Nell’arco della sua lunga carriera accademica (1960-1998) ricevette numerosi riconoscimenti nazionali ed internazionali. Medaglia d’oro dei Benemeriti di Scuola Cultura e Arte del Ministero della Pubblica Istruzione (1985). Award dell’International Society for Horticultural Science, Leuven - Belgio (1990). Laurea H.C. dell’Università di Bucarest (2004). Membro di prestigiose Accademie: Accademia dei Georgofili (Firenze); Accademia Nazionale Agricoltura e Accademia delle Scienze (Bologna); Accademia della vite e del vino (Treviso), Accademia Nazionale dell’olivo.

L’opera inestimabile del prof. Baldini rimarrà nel tempo quale straordinario esempio di rigore intellettuale, di dedizione alla tecnoscienza e alla formazione di allievi, ricercatori e professionisti delle tecnologie arboree che credono nei valori della conoscenza e di una corretta esperienza, basata su informazioni e risultati comprovati

 

Silviero Sansavini
Bologna, 17/03/2023