Il 10 aprile, DISTAL ha ospitato il primo workshop del progetto Horizon Europe BOOST-IN.
L'obiettivo principale dell'evento era individuare e affrontare le barriere sociali che limitano il riutilizzo delle acque reflue depurate in agricoltura, analizzando nel contempo l’attuale percezione pubblica in Emilia-Romagna.
All'incontro hanno partecipato con grande entusiasmo esponenti di vari settori, tra cui consorzi di bonifica, gestori delle acque reflue, amministrazioni pubbliche, comunità agricole, insegnanti e formatori, e società civile con associazioni locali, condividendo tutti le proprie prospettive ed esperienze sul tema del riutilizzo dell'acqua.
Tra le varie barriere identificate figurano la resistenza al cambiamento da parte dei singoli cittadini, i dubbi sulla qualità e sicurezza dei prodotti agricoli ottenuti da acque reflue depurate, i costi infrastrutturali, una visione poco chiara dei potenziali benefici e la scarsa attenzione al tema del riutilizzo da parte delle amministrazioni. È emerso chiaramente che una comprensione errata del termine "acque reflue" ostacola la percezione dei vantaggi e la consapevolezza dello spreco.
Per quanto riguarda la sensibilizzazione e la comunicazione, gli stakeholder hanno rilevato che la discussione sul riutilizzo è frenata da riluttanza, percezione di complessità, sfiducia e una comunicazione inefficace, elementi che generano resistenza al cambiamento. Per superare queste barriere e promuovere fiducia e collaborazione, è stata proposta la valorizzazione delle esperienze positive di riutilizzo, dando voce a coloro che possono diffondere le migliori pratiche.
Sul fronte dell'educazione e formazione, è stata riscontrata una carenza di percorsi formativi incentivati e regolamentati, attualmente limitati all'interesse privato e scarsamente presenti nelle scuole. Si auspica l'introduzione di una formazione obbligatoria per incrementare il numero di esperti nel settore, la creazione di reti tra formatori per la condivisione delle migliori pratiche e l'uso di canali social media non convenzionali per coinvolgere le nuove generazioni.
Infine, riguardo alla governance e al coinvolgimento degli stakeholder, è stata sottolineata l'importanza di una normativa nazionale più chiara sulla qualità dell'acqua per gli agricoltori. È stata inoltre auspicata l'introduzione di nuove regolamentazioni d'emergenza e incentivi economici per chi promuove il riutilizzo.